La tecnica costruttiva
Introduzione
Ogni artificiale che realizzo nasce da un'
esigenza sul campo, o meglio sull'acqua, sono per questo motivo pensati
che la pesca in diversi ambienti che fortunatamente mi circondano e che
frequento, a partire da piccoli ruscelli di montagna alla ricerca di
trote autoctone fino ad arrivare ai grandi fiumi con forti correnti ed
abbondanza d'acqua per insidiare grossi siluri, oppure per acque ferme,
quali laghi e canali, per la cattura di Black Bass e Lucci. E altri
ancora per la pesca in mare, sia da riva, con modelli contenuti nelle
dimensioni dai 7 ai 10 cm, ma con notevole peso ed aerodinamicità per
effettuare lanci lunghi alla ricerca di lecce, serra ed alletterati o
modelli più leggeri adatti alla traina in diverse profondità ed assetti
adatti a muoversi fino ad elevate velocità di traina.
Un artificiale per ogni situazione a mio avviso
non esiste, ne esistono diversi per diversi ambienti, prede e momenti di
pesca, alcuni modelli sono certamente più versatili e facili da usare,
non nego di aver catturato trote in torrente e lecce in mare con lo
stesso artificiale adescando, più che l'appetito del predatore, il suo
istinto di caccia.
La scelta di un artificiale và fatta considerando
in primis la situazione di pesca, il torrente, il fiume od il lago che
andremo ad affrontare, la portata d'acqua la velocità della stessa, la
profondità, le zone dove potrebbe nascondersi il pesce che vogliamo
catturare e chiaramente la preda che vogliamo insidiare.
Nella pagina "Artificiali" potrete vedere quali
artificiali sono consigliati e da me più utilizzati, per le diverse
situazioni e predatori.
Lo studio
Come dicevo prima tutto nasce da un'esigenza che
accende un'idea di forme, pesi, dimensioni e stili di nuoto, ogni
modello che creo viene studiato a computer utilizzando programmi di
disegno tecnico quali l'Autocad e programmi tridimensionali come 3D
Studio o altri. In questa fase studio la forma, le dimensioni che
possono essere diverse per lo stesso modello, la posizione della
piombatura, il tipo di armatura, se passante od ad anelli, il diametro
della stessa, la presenza della paletta, la posizione e l'inclinazione,
tutti questi fattori determinano il nuoto dell'artificiale, la
profondità che potrà raggiungere e l'aereodinamicità nel lancio. Da qui
nasce la sagoma che trasporto su un supporto rigido e mi servirà per la
successiva fase che è quella della costruzione vera e propria.
Lavorare il legno
Una volta ottenuta la sagoma e riportata la
nostra idea su carta o meglio su cartone per una durabilità maggiore nel
tempo, possiamo iniziare finalmente a costruire, a dar vita alla nostra
idea. I legni che utilizzo per i miei artificiali sono principalmente
legni teneri e di facile reperimento sul mercato come l'ayous ma
utilizzo anche legni più resistenti per la costruzione di artificiali
dedicati a predatori più dentuti come il luccio e diverse specie marine.
Partendo da un listello di adeguata dimensione e
dello spessore che dovrà poi avere il nostro artificiale, riporto la
sagoma, la rifinisco con carta vetrata di varie grammature fino ad
ottenere la stessa forma disegnata in precedenza, a questo punto eseguo
il taglio per la paletta, se è un modello con paletta, con
l'inclinazione studiata in precedenza, eseguo poi lo scasso per la
piombatura e per l'armatura, inserisco l'armatura che è sempre di
acciaio inox aisi 316 di vari diametri che possono essere dello 0,6 mm,
per artificiali piccoli e leggeri studiati per prede di piccola taglia,
fino allo spessore 1 mm per gli artificiali da mare e per i grossi
predatori di acqua dolce, la posizione dell'armatura e sopratutto
dell'anellino di traina determina il nuoto dell'artificiale, in questa
fase presto molta attenzione sul suo posizionamento. Se lo studio
prevedeva anche un sistema di rattling è questo il momento di inserirlo,
anche per questo uso sfere di acciaio inox racchiuse tra due lamierini
di inox anch'essi.
Ora si passa alla stuccatura con stucco da legno
bicomponente richiudendo con attenzione tutti gli scassi precedentemente
creati, ad asciugatura avvenuta si sagoma l'artificiale per il suo
spessore dandogli una forma longilinea assottigliando la testa e la coda
ed arrotondando gli spigoli con lime, raspe e carta vetrata.
A questo punto eseguo 3 immersioni in un fondo
turapori con base nitro che rende l'artificiale completamente
impermeabile e gli dona una buona resistenza meccanica
La colorazione
Una volta asciugato il fondo alla nitro si può
iniziare la colorazione, uso principalmente colori a base d'acqua idonei
all'uso con l'aerografo, sono facili da usare ed asciugano in fretta.
Qui si può dare sfogo alla fantasia ricreando livree naturali cercando
di riprodurre l'aspetto di un pesce foraggio che è normale preda del
pinnuto che vogliamo insidiare oppure ci si butta su colori sgargianti
di fantasia atti a scatenare l'stinto predatorio del pesce. A colore
ultimato applico gli occhi, anch'essi artigianali, argentati, le pinne
laterali e per finire 3 mani di resina bicomponente epossidica super
trasparente che gli dona oltre ad un aspetto lucido ed accattivante
anche un enorme resistenza agli urti ed agli attacchi dei
predatori più dentuti.
Per tornare sul discorso colorazioni, credo che in sostanza gli stili di livrea
siano due, come detto prima, le livree naturali e quelle artificiali con
colori forti e linee di fantasia e che a questi due stili i colori da
abbinare siano due, i chiari e gli scuri, idonei i primi per una pesca
più profonda dove il contrasto dell'artificiale bianco è ben visibile
sullo sfondo spesso scuro del fondale e quelli scuri che offrono un
ottimo contrasto in superficie dove appaiono nitidi, sullo sfondo chiaro
della superficie appunto, al predatore che li attacca da sotto.
Per le livree ho notato che il colore naturale in
momenti di appetito da parte del pesce è il più idoneo mentre in
situazioni di completa apatia utilizzare un colore forte di fantasia
potrà far scatenare l'istinto predatorio del pesce.
Dicendo questo dovrei fare artificiali con 2
colori e due tipi di livree ma non è così, la passione per questo hobby
mi porta a creare livree particolari cercando di riprodurre piccoli
dettagli con precisione ed accuratezza, questo perchè il mio scopo
finale è quello di guardare il minnow ed essere pienamente soddisfatto
ed appagato del risultato.
TUTORIAL - Costruzione Minnow 7 cm Classico
Per chi vuole iniziare a vivere l'esperienza dalla costruzione di artificiali per lo spinning, di seguito trovate un breve tutorial
che vi spiega passo passo come costruire un Minnow di forma classica
lunghezza 7 cm affondante
-
Apri il file Tutorial in formato pdf -
-
Apri lo schema di progetto del Minnow Tutorial in formato pdf-